Cavour

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Cavour

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Provincia di Torino. Il territorio fu abitato fin dai tempi dei romani e fece parte del patrimonio della famiglia Benso, venendo annesso, dal '500, al Ducato di Savoia.

Maestro Fabio de Treves, medico ebreo a C., fu esentato dall'ordine d'espulsione degli ebrei dal Piemonte emesso dal Duca Emanuele Filiberto di Savoia nel 1565. Il bando riguardava i banchieri, mentre Fabio esercitava la professione medica: fu, dunque, autorizzato ad abitare con la famiglia dove desiderasse. Ad essere compresi dell'editto furono, invece, Maestro Jacob Gambarana, sua moglie Emilia e suo fratello Josef Rabeno, tutti di C.[1].

Nel 1584 e 1596 Alessandro Lates fu banchiere in questa località, essendo beneficiario di una tolleranza del cardinale Filippo Gastavillani, Camerlengo papale, concessa ai prestatori del Piemonte, e prorogata da parte del Duca. In seguito il Lates trasferì il banco a Savigliano, assieme al fratello Tranquillo, perché vi dimoravano[2].

Bibliografia

Foa, S., Banchi e banchieri ebrei nel Piemonte, in RMI 21 (1955), pp. 38-50, 85-97, 126-136, 190-201, 284-297, 325-336, 471-486, 520-535

Segre, R., The Jews in Piedmont, 3 voll., Jerusalem 1986-1990.


[1] Segre, R., Piedmont, doc. 992, 995 (l'esilio fu di brevissima durata, e la disposizione venne abrogata dietro pagamento di una multa di 3.000 scudi. Doc. 998).

[2] Foa, S., Banchi e banchieri, pp. 285 e 478; Segre, R., op. cit., doc. 1648.

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