Titolo
Testo
Provincia di Vercelli. La prima notizia storica su G. risale al Mille circa e sappiamo che il centro fu eretto in borgo franco nel 1242 dal podestà di Vercelli. Dal 1426 entrò a far parte dei domini sabaudi.
Il primo accenno ad una presenza ebraica a G. risale al 1568, quando vi abitava Angelo di Leone de Leve[1]. Nel 1573 risiedeva nella località anche Lazzaro di Marco Levi, banchiere, beneficiario della stessa tolleranza concessa agli altri prestatori del Piemonte dal Camerlengo papale, il cardinale Filippo Guastavillani, nel 1584, e prorogata dal suo successore, il cardinale Enrico Caetani[2]. Lazzaro morì verso il 1597 e fu sostituito dagli eredi[3].
G. fu abbandonata dai banchieri attorno al 1630, ma, un secolo e mezzo più tardi, Samuele Leone di Anselmo Pugliesi vi abitò per dodici anni, durante i quali fu accusato di essersi fatto lecito di vagare per le contrade di detto bordo di notte tempo e portarsi sulle feste di ballo che in detto bordo ocorrevano[4].
Bibliografia
Foa, S., Banchi e banchieri ebrei nel Piemonte, in RMI 21 (1955), pp. 38-50, 85-97, 126-136, 190-201, 284-297, 325-336, 471-486, 520-535.
Loevinson, E., La concession des banques de prêts aux juifs par les papes des seizième et dix-septième siècles, in REJ 92 (1932), pp. 1-30; 93 (1932), pp. 27-52, 157-178; 94 (1933), pp. 57-72, 167-183; 95 (1934), pp. 23-43.
Segre, R., The Jews in Piedmont, 3 voll., Jerusalem 1986-1990.