Chivasso

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Chivasso

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Provincia di Torino. Forse di origine tardo romana, il centro appartenne nel XII secolo agli Aleramici e poi, fino al 1431, ai Marchesi di Monferrato, passando, in seguito, alla casa di Savoia.

Le prime notizie sugli ebrei di C. risalgono al 1435, quando Benedetto di Spira fu multato perché voleva vendere un pegno, mentre Giacobbe ebreo lo fu due volte perché aveva lasciata scoperta una fogna (la seconda volta fu multato insieme a Giuseppe). Entrambi pagavano le tasse a Natale insieme alla correligionaria Graciosa e vediamo che, l'anno seguente, venivano nominati nei documenti di C. altri sei ebrei[1].

Il Comune, però, fu contrario alla presenza degli israeliti: già nel 1435 esso si rivolse dal Duca per ottenere un decreto d'espulsione, ma, mentre ciò restò lettera morta, l'agitazione del frate francescano Antonio de Cremona ebbe delle conseguenze. Nel 1471 egli pronunciò un discorso di fronte alla credenza di C., esortando ad ottenere dal Duca un editto d'espulsione, che fu promulgato da Filiberto I l’anno successivo[2].

Passato un secolo, o quasi,  gli ebrei furono riammessi ufficialmente nel 1562[3]. Essi, però, erano in realtà tornati già prima a C.: uno di loro, di cui non conosciamo il nome, infatti, era andato incontro ad una brutta fine a Vigevano, dove, sospettato di "contatto col nemico", cioè con i francesi,  fu giustiziato.

Abraam da Turre, altro ebreo di C., fu più prudente ed ottenne  nel 1561 il permesso di risiedere nel territorio milanese come compenso per i servizi resi al re di Spagna[4].

Il nucleo ebraico di C. fu prevalentemente composto da banchieri. Tra di essi vi furono il suddetto Abramo, Gabriele Viverii (Viverizzo), che nel 1580 fu tra i banchieri piemontesi che godettero della conferma dei privilegi e nel 1584 della tolleranza emessa dal cardinale Filippo Guastavillani, Camerlengo papale, nonché i suoi eredi, che furono compresi nella conferma dei privilegi nel 1596[5].

Unico ebreo di  quest'epoca a non essere indicato come banchiere fu Salvator Theodros[6]: dopo di lui non si hanno più notizie della presenza ebraica a C.

Bibliografia

Segre, R., The Jews in Piedmont, 3 voll., Jerusalem 1986-1990

Simonsohn, S., The Jews in the Duchy of Milan, 4 voll., Jerusalem  1982-1986.


[1] Segre, R., Piedmont, doc. 223, 233.

[2] Ivi, doc. 231, 740-1, 744-5, 747, 756, 774, 784, 789. 

[3] Ivi, doc. 969.

[4] Simonsohn, S., Milan, doc. 2899, 3155, 3168.  

[5] Segre, R., op. cit., doc. 1299, 1361, 1639.

[6] Ivi, doc. 1645.

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