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Provincia di Torino. Fondato nel 1228 dagli abitanti di Testona, M. fu un Comune indipendente sotto la protezione di Asti e, in seguito, passò alla casa Savoia (1255-1256).
La prima notizia di una presenza ebraica a M risale al 1424, quando due israeliti furono multati per non aver portato il segno camminando per le strade. Sempre in quell'anno le autorità locali si opposero all'insediamento degli ebrei in città e cercarono di impedirne la venuta. Nonostante ciò gli israeliti sono attestati in loco da quel momento in poi, sebbene gli sforzi del Comune per espellerli non cessassero[1].
Nel 1431, comunque, due malfattori furono impiccati a M. per aver assassinato Sadoc ebreo, probabilmente a scopo di rapina[2].
Da allora, per più di un secolo, non vi sono notizie relative ad ebrei a M., mentre sappiamo che nel 1561 vi si trovava almeno una famiglia, nel quartiere Turinexia. Il nucleo era quello di Salomone, gioielliere, sua moglie Giusta, sensale, quattro figli, una nipote, una serva, un insegnante (con moglie e figlio), per un totale di 11 persone[3].
Nella seconda metà del '500 anche a M. furono attivi dei banchieri: nel 1584 il cardinale Filippo Guastavillani, Camerlengo pontificio, concesse una tolleranza a Simone Viverio (Viverezzio), il quale fu anche tra coloro che, nel 1596, godettero del privilegio ducale.
Nel 1597 troviamo a M. anche i prestatori Laudadio da Mestre e suo nipote Emanuele, l'anno seguente Vitale Treves e, nel 1624, Moysè Treves, con due banchi[4].
Bibliografia
Foa, S., Banchi e banchieri ebrei nel Piemonte, in RMI 21 (1955), pp. 38-50, 85-97, 126-136, 190-201, 284-297, 325-336, 471-486, 520-535.
Loevinson, E., La concession des banques de prêts aux juifs par les papes des seizième et dix-septième siècles, in REJ 92 (1932), pp. 1-30; 93 (1932), pp. 27-52, 157-178; 94 (1933), pp. 57-72, 167-183; 95 (1934), pp. 23-43.
Segre, R., The Jews in Piedmont, 3 voll., Jerusalem 1986-1990.