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Livorno (Ferraris)
Provincia di Vercelli. Le origini di L. vengono attribuite al periodo romano e, nel Medioevo, il centro passò dal Marchesato (poi Ducato) del Monferrato alla casa di Savoia.
L’insediamento di feneratori ebrei in questa località fu attivo sia quando essa faceva parte del Monferrato dei Gonzaga, sia dopo la pace di Cherasco (1630), quando passò ai Savoia. Il primo banchiere di L., di cui si conosca l'identità, fu Lazarino Puggetto negli anni Settanta del '500[1].
Nel 1578 abitava a L. Moisè Soave, beneficiario di un privilegio ducale per risiedere e prestare qui, a Sostegno e a Cigliano. Egli rimase a L. almeno fino al 1586[2]. Benedetto Puggietto fu, invece, proprietario del banco a L. fino al 1594 e a lui si sostituirono poi gli eredi (il figlio Salomone e le sorelle Diana e Bonina). Agente in loco fu Lazzaro Luzzati, al posto del quale, nel 1613, vi fu Moysè Luzzati, che aveva prestato con altri banchieri una grossa cifra al Duca Carlo Emanuele di Savoia[3].
Bibliografia
Foa, S., Gli ebrei nel Monferrato, Casale 1914.
Segre, R., The Jews in Piedmont, 3 voll., Jerusalem 1986-1990.