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Provincia di Cuneo. Posta tra Saluzzo e Verzuolo, era con tutta probabilità abitata già in epoca romana e fu oggetto di dispute tra i Marchesi di Saluzzo, i signori di Barge, i Marchesi di Savigliano e la casa Savoia. Nel 1690, dopo la sconfitta sabauda a Staffarda, M. fu saccheggiata dalle truppe francesi.
Quello della M. fu, principalmente un insediamento di banchieri. Nel 1590 l'Infanta Caterina, Duchessa di Savoia, confermò, infatti, i privilegi di alcuni prestatori, tra cui i fratelli Sacerdoti in questa località. Anche un Aron figlio di Abramo fu banchiere a M., pagando 30 scudi per l'introgio e 6 per il censo annuale (compreso anche quello per Valgrana).
L'Infanta riconfermò i privilegi nel 1592, mentre l'ultima notizia sull'attività del banco della M. risale al 1597[1].
Bibliografia
Foa, S., Banchi e banchieri ebrei nel Piemonte, in RMI 21 (1955), pp. 38-50, 85-97, 126-136, 190-201, 284-297, 325-336, 471-486, 520-535.
Segre, R., The Jews in Piedmont, 3 voll., Jerusalem 1986-1990.
[1] Foa, S., Banchi e banchieri, p. 331 e segg.; Segre, R., Piedmont, doc. 1471, 1472, 1486, 1518, 1522, 1552, 1578, 1601, 1655, 1685.