Bistagno

Titolo

Bistagno

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Provincia di Alessandria. B. compare in documenti del 991 e 1155 con il nome di Bestagnio e nel 1052 come Bistanno. Nel 1343 il vescovo Guido II dei Marchesi di Incisa preferì abbandonare la città e rifugiarsi nella fortezza di questa località, che poi donò al Marchese di Monferrato. Il centro fece parte della dote di Lucrezia del Monferrato, venne conquistato da Amedeo VIII di Savoia e poi restituito alla dinastia casalese con la pace di Torino del 1435. Dal 1491 al 1651 fu dei Della Rovere di Monastero.

Clemente Sacerdoto di Casale Monferrato ottenne da Enrico Caetani, Camerlengo papale, una tolleranza valida sei anni per poter tenere un banco a B.[1].

Bibliografia

Loevinson, E., La concession des banques de prêts aux juifs par les papes des seizième et dix-septième siècles, in REJ 92 (1932), pp. 1-30; 93 (1932), pp. 27-52, 157-178; 94 (1933), pp. 57-72, 167-183; 95 (1934), pp. 23-43.


[1] Loevinson, E., Banques de prêts, p. 49.

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