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Provincia di Lodi. Di antica origine, nel XIV secolo appartenne ai Pusterla, a cui successero i Lampugnani (1450), i marchesi Castelli (1665-1695) e infine i Trivulzio. Fu teatro di numerosi fatti d'armi nei secoli XV-XVI e seguì le fortune del Ducato di Milano.
La prima notizia pervenutaci relativamente ad una presenza ebraica a C. risale al 1541, quando Zaccaria di Marco fece un prestito di 28 lire attestato da un atto notarile. Nel 1549-50 i figli di Zaccaria (de Todeschi), abitanti a Lodi ed a C., chiesero al governatore del Ducato di Milano d'intervenire in loro favore contro il dottore Bellavigna de Sicallis, un altro ebreo. Bellavigna si era impadronito dei libri e dei documenti lasciati dal defunto Zaccaria, aveva nominato due correligionari tutori dei figli, dei quali peraltro era diventato (assieme al suocero) procuratore, ed aveva cominciato ad incassare i crediti di Zaccaria[1].
L'elenco dei banchi contenuto nell'accordo firmato dagli ebrei del ducato di Milano nel 1558 con gli ufficiali loro preposti fa riferimento per C. a Bellavigna ed agli eredi di Zaccaria[2].
Dopo la morte del Bellavigna (1568), i figli Giacobbe e Habraam divisero tra loro il lascito del padre, compreso il banco di C.[3].
Bibliografia
Simonsohn, S., The Jews in the Duchy of Milan, 4 voll., Jerusalem 1982–1986.