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Provincia di Grosseto. Posto nella valle dell’Ombrone, fu dominio della Repubblica di Siena a partire dal 1254[1].
L’unica chiara attestazione della presenza di israeliti ci giunge nel 1571, quando si ha menzione di Simone, figlio di Vitale Nissim di Simone, esponente della famiglia da Pisa[2], che vi esercitava la professione di medico: l’informazione compare in un documento[3] nel quale Simone, in quel momento a Pesaro, viene ricordato proprio come artium et medicine doctor residente a C.
Sappiamo tuttavia che questi, già nel 1574, aveva abbandonato il centro toscano spostandosi a Reggio Emilia[4]. Allo stato attuale dell’indagine non si conoscono ulteriori attestazioni della presenza ebraica.
Bibliografia
Luzzati M., Legami fra i banchi ebraici toscani e i banchi veneti e dell’Italia Settentrionale: spunti per una riconsiderazione del ruolo economico e politico degli Ebrei nell’età del Rinascimento, in Id., La Casa dell’Ebreo, Pisa 1985, pp. 235-263.
Repetti E., Dizionario geografico, fisico, storico della Toscana contenente la descrizione di tutti i luoghi del Granducato, Ducato di Lucca, Garfagnana e Lunigiana, VI voll. Firenze, 1845-1853.
[1] Repetti, E., Dizionario geografico, fisico, storico della Toscana, vol. I, p. 734-737.
[2] Cfr. Luzzati, M., Legami fra i banchi ebraici toscani e i banchi veneti e dell’Italia Settentrionale, p. 256.
[3]Archivio di Stato di Pesaro, Notarile, Giovanni Sforza (n. 108), 8 (1571), ins. 215, 1571 luglio 16.
[4] Archivio di Stato di Reggio Emilia, Notarile, n. 979, Carlo Ruggeri, vol. VIII (1573-1574). c. n. n., 1574 dicembre 15.