Titolo
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Borgo San Lorenzo (בורגו סן לורנצו)
Provincia di Firenze. Nato come stazione romana di Anneianum, si trasformò in seguito in curtis, in mercatale ed in terra murata, per poi entrare a far parte del vicariato del Mugello nel 1415.
Una filiale del banco fiorentino di Manuele o “Manuellino” di Bonaiuto da Camerino era a B.: nel 1481 la condotta per prestare in questa località era stata concessa, infatti, ad Abramo di Dattilo da San Miniato (marito di Gentile di Salomone da Camerino), che subito l’aveva trasferita ad alcuni esponenti della famiglia marchigiana, ad Abramo di Salomone da Cortona e a Rubino di Guglielmo da Fano[1].
Nel 1486 Manuele e Dattilo da Camerino risultavano ancora titolari del banco[2], mentre Yehyel e Daniel di Mordekay (Angelo) da Camerino ottennero, nel 1491, i capitoli per esercitarvi il prestito per dieci anni[3].
Nel 1548 gli Abravanel avevano ottenuto l’apertura di un banco feneratizio nella località, ma il Comune si oppose[4].
Bibliografia
Cassuto, U., Gli ebrei a Firenze nell’età del Rinascimento, Firenze 1918.
Luzzati, M., Dal prestito al commercio: gli Ebrei dello Stato fiorentino nel secolo XVI, in Id., La casa dell’Ebreo, Pisa 1985.
Toniazzi, M., I “da Camerino”: una famiglia ebraica italiana fra Trecento e Cinquecento, tesi di dottorato presso l’Università di Firenze 2013, Tutor Prof. G. Pinto.
[1] Cfr. Toniazzi, M., I “da Camerino”: una famiglia ebraica italiana fra Trecento e Cinquecento, p. 119.
[2] Ibidem.
[3] Archivio di Stato di Firenze, Balie, vol. 39, c. 126b, citato in Cassuto, U., Gli ebrei a Firenze nell’età del Rinascimento, p. 260, n. 1.
[4] V. Luzzati, M., La casa dell’ Ebreo, p. 277; p. 279; cfr. la voce della presente opera “Anghiari”.