Arcidosso

Provincia di Grosseto. Comune della Val d’Orcia, alle pendici del Monte Amiata, compare nella documentazione a partire dall’ IX secolo. Fu sotto il dominio degli Aldobrandeschi nel corso del XII secolo e passò sotto la dominazione senese nel 1331[1].

Si hanno poche attestazioni riguardanti la presenza ad A. di ebrei. Sappiamo che, al principio del XVII secolo vi risedeva un Abramo di Manuele[2]. Siamo a conoscenza, inoltre, della presenza a Siena di un israelita di nome Prospero Arcidosso, ricordato nel 1632 come lavorante nella bottega di Salomone Pelagrilli, commerciante in tessuti[3]. Di Prospero A. si ha probabilmente una seconda menzione, perché un Prospero del fu David Arcidossi  è ricordato nel settembre del medesimo 1632 quando la comunità ebraica senese lo raccomandava a quella di Pisa:  figlio  del disgraziato David Arcidossi Prospero era poverissimo e desiderava arrivare da Pisa a Livorno e qui imbarcare per passare il mare [4].

Inoltre un Abramo Arcidosso è ricordato al termine del XVII secolo in un elenco di diciassette ebrei ammaestrati e sottoposti all’Arte di Ligritteri, cioè rigattieri, di Siena[5].

Bibliografia

Biondi, A., Gli ebrei nel Marchesato di Piancastagnaio, Pitigliano 2002.

Luzzati, M., L’insediamento ebraico a Pisa in Livorno e Pisa: due città e un territorio nella politica dei Medici, Pisa 1980, pp. 146-162.

Repetti, E.,Dizionario geografico, fisico, storico della Toscana contenente la descrizione di tutti i luoghi del Granducato, Ducato di Lucca, Garfagnana e Lunigiana, 6 voll. Firenze, 1845-1853.

Roth C., Le memorie di un ebreo senese (1625-1633),in La Rassegna Mensile di Israel V (1930), n. 5-6, pp. 287-309.

Turrini P., La comunità ebraica di Siena, i documenti dell’Archivio di Stato dal Medioevo alla Restaurazione, Siena 2008.