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Suzzara (סוצארה)
Provincia di Mantova. Attestata nei documenti almeno dal IX secolo, fu libero Comune e dal 1383 entrò a far parte dei domini dei Gonzaga, restandoci sino al ‘700, quando passò agli Asburgo.
La presenza ebraica a S. risale al 1545, quando Simone (Shemuel) di Salomone da Urbino ricevette il permesso di tenere un banco feneratizio nella località. Quasi cinquant’anni dopo (1593), i documenti segnalano altri feneratori: Graziadio (Hananiel) e Vitale (Yehiel) da Rieti[1].
Anche gli ebrei di S. parteciparono alla somma pagata dalle Comunità del Mantovano per il rinnovo dei privilegi del 1597, con la cifra di 225 scudi[2].
Tra i banchi feneratizi dell’area attivi all’inizio del XVII secolo, figurava anche quello di S., con i fratelli Graziadio e Vitale da Rieti (1605), ma, dodici anni più tardi (1617), la licenza fu rinnovata al solo Graziadio. In seguito (1626), il banco fu concesso agli eredi di Angelo (Mordekhay) Fano[3], ma, conseguentemente agli infausti eventi del 1629-30, il nucleo ebraico della località si estinse[4].
Bibliografia
Simonsohn, S., The History of the Jews in the Duchy of Mantua, Jerusalem 1977.