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Isola Dovarese (איזולה דוואריזי)
Provincia di Cremona. Centro importante soprattutto per la sua posizione tra il Po e l’Adriatico, I. entrò a far parte del dominio dei Gonzaga agli inizi del XV secolo.
Nel 1472 Bonaventura de Gentilibus, figlio di Maestro Isacco, abitante a I., donò 40 lire imperiali a Maestro Filippo di Zanebombato[1].
L’autorizzazione a fenerare a I. fu concessa ad Aronne de Gentilibus(ovvero Hefetz) nel 1522[2].
Un compromesso fu firmato nel 1547 fra Pietro de Gentilibus, già Simone di Aronne (da ebreo), ed i fratelli Romanino e Peres, alias Pietro da Basilea, figli di Moise, abitanti di I. La vertenza fra le parti riguardava i presunti diritti di Pietro come erede del suddetto Bonaventura nel banco a I. e di una casa[3].
Due anni più tardi Francesco, duca di Mantova, chiese che il governatore di Milano rilasciasse Matasia (Mathatia), figlio del banchiere di I. dall’arresto operato del capitano di Cremona, perché non giustificato[4].
Prima del 1554 Pietro da Basilea, abitante a I., fu tutore e amministratore della eredità di Pietro de’ Sacerdoti per le figlie minorenni Allegra e Bellina. Allegra sposò Mathatia, figlio del tutore, e Bellina diventò promessa sposa del figlio di Salomone di Sansone Finzi, abitante a Gazzuolo. Lea da Basilea, madre delle ragazze, controllò i conti del tutore e si dichiarò soddisfatta. Pietro da Basilea confermò poi di aver ricevuto 1.150 scudi d'oro come dote di Allegra, sposa del figlio Mathatia. La ketubbah fu stilata in ebraico da Rabbi Giacobbe de Rayneris a Cremona. Pietro donò alla coppia altrettanti 350 scudi come "additamenti alla ketubbah"[5].
Pietro da Basilea fu banchiere a I.: morto nel 1561, la sua eredità fu divisa tra i figli Moise e Mathassia[6].
Bibliografia
Simonsohn, S., The History of the Jews in the Duchy of Mantua, Jerusalem 1977.
Simonsohn, S., The History of the Jews in the Duchy of Milan, Jerusalem 1982-1986.
[1]Simonsohn, S., History of the Jews in the Duchy of Milan, doc. 1412.
[2] Archivio Gonzaga di Mantova, Libro dei decreti, 1522 ( senza indicazione del giorno e del mese) , citato in Simonsohn, S., History of the Jews in the Duchy of Mantua, p. 227 (nota).
[3] Simonsohn, Mantua, doc. 2545. Su Romanino si veda anche p. 2254.
[4] Ivi, doc. 2621.
[5] Ivi, doc. 2928. Cfr. doc. 2936.
[6] Ivi, pp. 2365, 2367.