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Vasto (ואשטו)
Provincia di Chieti. Sita sulla costa adriatica, fu nel medioevo sotto vari feudatari, tra cui i Caldora. Fu assediata e presa nel 1463 da Ferrante I d’Aragona, passò poi ai Guevara e dal 1496 ai D’Avalos. Nel 1443 era tassata per 382 fuochi e nel 1521 per 508[1].
Nella prima metà del XV secolo doveva esserci a V. una comunità ebraica di un certo rilievo. Nel ventennio 1461-1481, infatti, abitò nella città il sapiente scriba Efraim b. Ioab b. Moses da Modena, e vi scrisse un’opera intitolata Sefer ha-Musar, “Libro dell’etica”. Egli compose anche poemetti di soggetto morale e copiò nel 1467 il Pentateuco con il Targum di Onqelos e il commento di Rashi[2].
Il 4 settembre 1494 la Camera della Sommaria ordinò al capitano di V. di provvedere perché Iosep de Lanciano, abitante in quella località, potesse procurarsi o acquistare la carne di cui avesse bisogno senza alcuna difficoltà e molestia da parte dei sindaci e dei macellai. Ciò era conforme ai privilegi concessi dal re ai giudei del Regno e a quanto era solito farsi negli altri luoghi[3].
Il 10 luglio 1533 Sabatuccio di Daniele di Loreto, abitante a Chieti, e Ventura, residente a V., consegnarono a Lanciano a Tiberio di Recupito di San Severino (Salerno) la somma di 62 ducati per il riscatto di Rachele e Lucia, loro mogli, e del fanciullo Mosè catturati a Patrasso e tenuti in schiavitù dallo stesso Tiberio. Questi promise, con la fideiussione di Vincenzo del Tinto di Sulmona e di altri, di consegnare i prigionieri dopo otto giorni a Galvanico, casale di San Severino[4].
Bibliografia
Colafemmina, C., Documenti per la storia degli ebrei in Abruzzo (II), in Sefer Yuhasin 3 (1987), pp. 81-90.
Marchesani, L., Storia di Vasto, Città in Apruzzo Citeriore, Napoli 1838, ristampa: Pescara, 1966.
Marciani, C., Ebrei a Lanciano dal XIII al XVIII secolo, in Archivio storico per le Province napoletane III Serie 2 (1963), pp. 167-196.
Richler, B. (a cura di), Hebrew Manuscripts in the Biblioteca Palatina in Parma, Jerusalem 2001.
[1] Marchesani, L., Storia di Vasto, Città in Apruzzo Citeriore, Napoli 1838; ristampa: Pescara, 1966.
[2] “Hebraeische Bibliographie” 11 (1871), pp. 86, 103; Richler, B. (a cura di) Hebrew Manuscripts in the Biblioteca Palatina in Parma, nn. 144, 1564, 1566. Il Sefer ha-Musar di Efraim da Modena fu pubblicato a Lyck nel 1871.
[3] Colafemmina, C., Documenti per la storia degli ebrei in Abruzzo (II), p. 86, doc. 16.
[4] Marciani, C., Ebrei a Lanciano, p.185, n. 5.