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Provincia di Parma. Nel XV secolo fece parte del Ducato di Milano.
L'unico documento a disposizione in merito alla presenza ebraica in questa località è del 1474, quando il Duca Galeazzo Maria scrisse a Magister Abramo a P. (Palantia) circa la richiesta di Magister Gulielmo (Beniamino) di Parma che chiedeva una somma di denaro da Salomone di Pizzighettone in pagamento per i servizi resi. Abramo e Mosè Furlano dovevano costringere Salomone a presentarsi di fronte a loro a Cremona: qualora Mosè non avesse voluto fungere da arbitro, un altro avrebbe dovuto essere scelto al suo posto. Gli arbitri dovevano comportarsi conformemente al privilegio ebraico e Abramo doveva seguire gli ordini impartiti dal Duca, pena una multa di 100 ducati[1].
Bibliografia
Luzzati, M., Banchi e insediamenti ebraici nell'Italia centro-settentrionale fra tardo Medioevo e inizi dell'Eta moderna, in Vivanti, C. (a cura di) Storia d'Italia, Annali 11, Gli ebrei in Italia, pp. 175-235, Torino 1996.
Simonsohn, S., The History of the Jews in the Duchy of Milan, Jerusalem 1982-1986.
[1] Simonsohn, S., The Jews in the Duchy of Milan, I, doc. 1522. La presenza ebraica a P. viene segnalata anche da Luzzati, M., Banchi e insediamenti ebraici nell'Italia centro-settentrionale, p. 202.