Crevalcore

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Crevalcore

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Provincia di Bologna. L’attuale centro è l’erede di un castrum costruito dai bolognesi nel XIII secolo.

Nel 1404 venne aperto a C. un banco feneratizio, gestito da Bonaiuto di Daniele da Perugia[1] e, nel 1461, Vitale del fu Salomone di C. ricevette una concessione decennale per la sua gestione. L'interesse mensile esigibile, sia per i residenti che per i forestieri, era di 6 denari per lira per prestito su pegno o con la garanzia di un documento stilato da un pubblico notaio e di 8 denari per lira sulla parola e senza l'intervento di un notaio. Dall'esame della condotta si evince, inoltre, che a C., come nelle altre località del contado bolognese, il Comune si impegnava a tutelare il concessionario del banco da furti e calamità naturali e stipulava con lui una sorta di assicurazione, per cui, se questi avesse perduto in tutto o in parte i propri beni, avrebbe avuto diritto ad essere risarcito sulla base della sua dichiarazione della cifra perduta, che - a C. - giungeva sino a 2.000 ducati d'oro[2].

Quasi quarant'anni dopo, continuava la presenza ebraica in loco, come attesta l’ annotazione dell'amanuense, che copiò il Sefer ha-µinnukh di Aharon Hallevi, che afferma di aver compiuto la sua opera a C. nell'anno 1508[3].

Nel 1522 a Guglielmo di Dattilo fu concesso di fenerare per dieci anni in questa località (con conferma del privilegio) e, undici anni dopo, subentrarono con una tolleranza quinquennale Beniamino Finzi ed i figli David ed Helia, con le rispettive famiglie ed i soci[4].

Bibliografia

Campanini, A., Quod possit fenerari...Banchi, prestatori ebrei e comunità rurali del contado bolognese nella seconda metà del XV secolo, in Muzzarelli, M.G. (a cura di), Banchi ebraici a Bologna nel XV secolo, Bologna 1994, pp. 159-199.

Pini, A.I., Famiglie, insediamenti e banchi ebraici a Bologna e nel Bolognese nella seconda metà del Trecento, in Quaderni storici 54 (1983), pp. 783-814.

Schwarz, A.Z., Die Hebräischen Handschriften der k.k. Hofbibliothek zu Wien, Wien 1914; Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, 8 voll., Toronto 1988-1991.


[1] Pini, A.I., Insediamenti ebraici a Bologna e nel bolognese nella seconda meta del Trecento, p. 797.

[2] Campanini, A., Quod possit fenerari..., p. 164; p. 187; p. 191.

[3] Schwarz, A. Z., Die hebräischen Handschriften der k k. Hofbibliothekzu Wien, pp. 44-45 (n. 32).

[4] Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, doc. 1296, 1600.

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