Titolo
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Borgonovo Val Tidone (בורגונובו)
Provincia di Piacenza. Quale oppidum con scopi difensivi B. fu fondato dal Comune di Piacenza nel 1196 edopo aver fatto parte del ducato di Milano, fu sotto il dominio di casa Farnese.
La prima attestazione della presenza ebraica a B. risale al 1453, quando il Duca intervenne con il vescovo di Piacenza a favore di un Viviano, residente a B., che lamentava l'ostracismo della popolazione locale, aizzata dal prete contro di lui, in contrasto con il suo privilegio. Tre anni più tardi, il podestà di Piacenza ricevette ordine di intervenire a favore di Donato (Natan) di Lazzaro, un tempo residente a B., aiutandolo a recuperare i crediti paterni.
Nel 1470 circa un Giuseppe di B. si appellò all'autorità locale per far ridurre i 400 ducati della propria quota di tasse da pagare all'erario ducale, enumerando altri sei banchi esistenti nella zona oltre al suo.
Nel 1471 nell'elenco degli ebrei che dovevano ancora pagare le tasse ducali e venivano, pertanto, multati per 25 ducati, si trovava anche Giuseppe di B. (de Burgonovo): con questa notizia, si chiudono i rifermenti documentari alla presenza ebraica in loco nel secolo XV[1].
Il gruppo israelitico è però ancora attestato nel 1562, con la concessione per l'esercizio di un banco feneratizio a B., accordata per dodici anni dal duca Ottavio Farnese, feudatario del Papa e confermata, in nome del Pontefice, dal cardinale camerlengo Vitelozzo Vitelli, nel 1565[2]. Allo scadere del termine, non risulta, tuttavia, che la concessione sia stata prorogata e, pertanto, terminano nuovamente le tracce della presenza ebraica a B.[3].
Bibliografia
Artocchini, C., Gli Ebrei a Fiorenzuola, in Pagine storiche di Fiorenzuola d'Arda II (1969).
Loevinson, E., Gli ebrei di Parma, Piacenza e Guastalla, in RMI VII (1932-33), pp. 351- 358.
Simonsohn, S., The Jews in the Duchy of Milan, Jerusalem 1982-1986.