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Borgo Val di Taro (בורגו ואל די טרו)
Provincia di Parma. Il centro si estende sulla sinistra del Taro, un affluente di destra del Po, e nel medioevo si trovò prima nell’area controllata dalla famiglia dei Platoni per entrare poi, nel XV secolo, nel Ducato di Milano.
Un documento del 1470 menziona, tra gli ebrei del Ducato di Milano che dovevano ancora pagare le tasse all'erario ducale, anche un Emanuel habitator Burgi Vallistrari[1] e l'anno successivo, tra coloro che risultavano renitenti al pagamento delle imposte c'era anche un Manuel di B. Da documenti successivi si apprende l'esistenza di altri membri del nucleo ebraico locale: nel 1472, ad esempio, Emanuele, Angelo e fratelli, residenti qui si appellavano al Duca perché il loro privilegio fosse rispettato. Circa nello stesso periodo, un Abramo di B. si rivolgeva al Duca per obbligare i propri debitori a saldare il credito: essi, in mancanza di liquidità, proponevano di cedergli beni immobili, ma il feneratore rifiutava, dato che erano senza firma permanentia [2] e che una sostituzione del genere era loro proibita. Cinque anni dopo, Angelo di B., avendo fatto un prestito dietro garanzia di armi che, in seguito, erano state confiscate, presentava un reclamo e il Duca, previo controllo dei fatti, ordinava di non causargli ulteriore molestia: con questo documento cessano le tracce della presenza ebraica in loco[3].
Bibliografia
Luzzati, M., Banchi e insediamenti ebraici nell’Italia centro-settentrionale fra tardo Medioevo e inizi dell'Età moderna, in Vivanti, C. (a cura di) Storia d'Italia, Annali
11, Gli ebrei in Italia, pp. 175-235, Torino 1996.
Simonsohn, S., The Jews in the Duchy of Milan, Jerusalem 1982-1986.
[1] Simonsohn, S., The Jews in the Duchy of Milan, I, doc. 1205.
[2] Ivi, doc. 1453.
[3] Ivi, I, doc. 1205, 1267, 1409, 1453; II, doc. 1862. L'insediamento ebraico di B. è menzionato anche da Luzzati, M., Banchi e insediamenti ebraici nell'Italia centro- settentrionale fra tardo Medioevo e inizi dell'età moderna, p. 202.