Seclì

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Seclì

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Provincia di Lecce. Posta sul versante ionico delle Serre, nel XV secolo fu feudo dei Del Doce e nel XVI dei Caracciolo di Casalbore. Nel 1443 fu tassata per 25 fuochi e nel 1532 per 78.

 

Nel 1484 Iosep di S. fu incaricato di accertare i beni di alcuni ebrei di  Terra di Bari che erano stati dimenticati nel censimento del 1482 o che da allora avevano accresciuto le proprie facoltà e dovevano quindi essere inseriti tra i contribuenti fiscali. Insieme a Iosep furono incaricati di eseguire l’apprezzo Abram Bello Infante, Vitale Mayr e Benedetto Toros. Con quest’ultimo, nel luglio dello stesso anno, Iosep di S. si trovava a Napoli per servizio della Regia Corte[1].

Della presenza ebraica rimane traccia nel toponimo Sciuteca, attualmente italianizzato in Via Giudecca.

 

  

Bibliografia

 

Colafemmina, C., Documenti per la storia degli ebrei in Puglia nell’Archivio di Stato di Napoli, Bari 1990.

Ferorelli, N., Gli ebrei nell’Italia meridionale dall’età romana al secolo XVIII, Torino 1915.



[1]Colafemmina, C., Documenti per la storia degli ebrei in Puglia nell’Archivio di Stato di Napoli, pp. 53-55, doc. 29-30; Ferorelli, N., Gli ebrei nell’Italia meridionale, pp. 153-156.

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