Roca Vecchia

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Roca Vecchia

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Provincia di Lecce. Posta su di un sito roccioso quasi completamente circondato dal mare Adriatico e abitato sin dalla preistoria, deve il proprio nome alla rocca che vi costruì Gualtiero VI di Brienne, conte di Lecce e duca d’Atene (1304-1356). Nel 1544 fu rasa al suolo per ordine di Carlo V, per evitare che la rocca, rovinata nel 1528 nel corso della guerra tra francesi e spagnoli, diventasse facile approdo alle frequenti incursioni dei pirati turchi. Gli abitanti si dispersero nelle località vicine ed un nucleo ricostruì, a due chilometri circa dal mare, l’abitato, che fu detto Roca Nuova[1].  

 

Assalita dai turchi nel 1480, R. era scesa da 61 fuochi a 45. La popolazione riprese ad aumentare, giungendo nel 1510 a 85 fuochi, tra i quali erano compresi 13 fuochi di ebrei. Questi ultimi nel 1511 lasciarono la località in forza del decreto d'espulsione dei giudei dal Viceregno emanato da Ferdinando il Cattolico. L’Università chiese di essere alleggerita del loro carico fiscale, e la richiesta fu finalmente esaudita nel 1520[2].  Dalla lettera della Camera della Sommaria al percettore provinciale sappiamo che gli ebrei erano emigrati a Valona ed in altri centri dell’Adriatico. Al momento della partenza, i loro nuclei familiari erano così composti: Mosè di Lecce con la moglie, Rogerio con la moglie, Gabriele di Lecce con la moglie ed una figlia, Platana Resio con la moglie, Elia con moglie e figli, Salamone con il fratello e la madre, un altro Salamone con la moglie e un figlio, mastro Isacco, Yosè con la moglie e una figlia, Greco di Lecce con la moglie e una figlia, Mayr con la moglie ed i figli, Iacoda con la moglie ed infine Naum vedova, di condizione miserabile, con la figlia sposata.

 

 

Bibliografia

 

Colafemmina, C., Documenti per la storia degli ebrei in Puglia nell’Archivio di Stato di Napoli, Bari 1990.

Ferorelli, N., Gli ebrei nell’Italia meridionale dall’età romana al secolo XVIII, Torino 1915.

Saracino, A.,  Roca e il Salento, Cavallino di Lecce 1980.


[1] Cfr. Saracino, A.,  Roca e il Salento, Cavallino di Lecce 1980.

[2] Colafemmina, C., Documenti per la storia degli ebrei in Puglia nell’Archivio di Stato di Napoli, p. 249, doc. 269 (18 febbraio 1512); p. 290. doc. 314 (18 maggio 1518); pp. 292-293, doc. 317 (25 ottobre 1520);  Ferorelli, N., Gli ebrei nell’Italia meridionale, p. 219.

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