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Le vicende che accompagnarono e seguirono l’invasione del regno di Napoli da parte di Carlo VIII di Francia (1495) portarono P. sotto il dominio di Venezia, dominio che durò sino al 1530. Il 7 marzo 1497 i cittadini di Monopoli e di questa località chiesero alla signoria di Venezia una dilazione di sei anni per il pagamento dei debiti contratti con giudei e marrani[1]. In realtà, le due città avrebbero voluto la remissione totale dei debiti. La Serenissima venne incontro alle due istanze, concedendo la dilazione di sei anni per la restituzione della sola somma presa in prestito e il condono degli interessi (usura).
Il 14 marzo 1511 la comunità ebraica di P. versò 38 ducati quale sua quota del donativo di 4.000 ducati offerto dai giudei del Viceregno a Ferdinando il Cattolico: a tale donativo, gli ebrei di Terra di Bari dovevano partecipare con 400 ducati[2].
Nel 1523 l’università locale ottenne, poi, un prestito di 61 ducati dall’ebreo Angelo Zizo di Bari e l’obbligazione fu regolarmente soddisfatta[3].
La memoria della presenza ebraica nella città permane nel luogo denominato Giudea o Giudecca, battezzato in tempi moderni Via Tanese[4].
Bibliografia
Colafemmina, C. - Dibenedetto, G. (a cura di), Gli Ebrei in Terra di Bari durante il Viceregno spagnolo. Saggio di ricerche archivistiche, Bari 2003.
Ferorelli, N., Gli ebrei nell’Italia meridionale dall’età romana al secolo XVIII, Torino 1915.
Sanuto, M. I diarii, ed. Venezia 1879-1902.
Pascali, G., Storia di Polignano, Padova 1980.