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Testo
Sanguinetto (סנגוינטו)
Provincia di Verona. Già insediamento romano, S. fu nel XIV secolo sotto il controllo degli Scaligeri, che lo infeudarono a Jacopo dal Verme, passando nel successivo a Venezia e agli Sforza.
Viene ricordata una presenza ebraica a S. in una sentenza di bando emessa contro tale Jacob Hebreum de Sanguineto. Il nucleo ebraico locale doveva essere relativamente consistente, se si considera il numero di processi in cui furono implicati a partire dal 1576[1].
Originari di S. erano anche i due fratelli Vivian e Donà Grassin, processati nel 1591 a Verona per irregolarità nell’attività feneratizia, che esercitavano mimetizzata sotto svariate forme in onta al divieto del 1547.
L’esistenza di un banco feneratizio a S. è attestata, poi, dalla dichiarazione di tale Bernardino del fu Meliorinus de Dominis che, al processo contro i due Grassini, sostenne di aver conosciuto Vivian Grassini in qualità di gestore dello stesso[2].
Bibliografia
Borelli, G., Momenti della presenza ebraica a Verona tra Cinquecento e Settecento, in Cozzi, G. (a cura di), Gli ebrei e Venezia, Milano 1987, pp. 281-300.
Pavoncello, N., Gli ebrei in Verona, Verona 1960.