Genazzano

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Genazzano

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Genazzano (ג'נצאנו)

Provincia di Roma. Situato alle falde meridionali dei Monti Prenestini, il borgo di G. nacque nell’XI secolo e divenne poi un feudo dei Colonna, dando i natali anche a Martino V (Ottone Colonna).

 

Dall’indicazione “da G.” con cui si denominava il feneratore Sabbatuccio operante a  Matelica nel 1323 si inferisce l’esistenza di uno stanziamento nella località almeno dal XIII-XIV secolo. Anche nel '400 banchieri ebrei oriundi da G. si trovano in Umbria ed alcuni erano legati a soci abitanti nella cittadina.  

Da un documento del 1472 risultavano esistere a G. quattro case ebraiche e, nella seconda metà del secolo, un Elia da G. scriveva alcune opere, tra cui dei versi con cui prendeva parte alla “disputa” sul valore delle donne che vide cimentarsi, all’epoca, anche altri poeti ebrei. In questo centro, inoltre, nacque e fu attivo il medico Menahem di Yedidyah da G[1].

Nel 1461 Mele Gayeli fu qui riconosciuto colpevole di aver incaricato un assassino di ferire Giacobbo di Salomone a Veroli e fu multato[2].

La comunità ebraica di G., tassata nel 1472 di 13 ducati per la vigesima, doveva essere di dimensioni abbastanza grandi[3].

Nel 1542 fu banchiere a G.  Angelo di Dattilo de lo Piglio, che ottenne una tolleranza dal camerlengo papale valida tre anni, con le condizioni degli altri banchieri locali. Nel 1544 una simile concessione fu fatta a Michele di Maestro Ventura da Montefoscoli, mentre nel 1547 fu la volta dei fratelli Rafaele e Begnamino di Abramo e di Vitale Mele de Helvito e, nel 1549, di Vitale di Abramo da Palestrina[4].

Nell’elenco delle sinagoghe che negli anni 1560-1565 pagavano il tributo alla Casa dei Catecumeni di Roma veniva menzionata anche quella di G., che corrispondeva una cifra prima di 10 e poi di 12  scudi.

L’ultimo cenno ad una presenza ebraica nella località risale al 1587, quando dall’elenco delle concessioni di banco feneratizio elargite per il territorio papale risultavano a G. Rubino del fu Vitale e Vitale del fu Giuseppe.[5]

 

Bibliografia 

 

Esposito, A., Una descriptio relativa alla presenza ebraica nel Lazio meridionale nel tardo Quattrocento,in Latium, Rivista di Studi Storici2 (1985), pp. 151-158.

Milano, A., Storia degli ebrei in Italia, Torino 1963.

Pavoncello, N., Il IV Centenario dell’espulsione degli Ebrei dalla Campagna Romana, in IsraelLIV, nº16 (20 Febbraio 1969).

Pavoncello, N., Le comunità ebraiche laziali prima del bando di Pio V, in Lunario Romano 1980: Rinascimento nel Lazio, Roma 1980, pp. 47-77.

Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, 8 voll., Toronto 1988-1991.

Toaff, A.,  The Jews inUmbria, Leiden –New York – Köln 1993-94.

 

 


[1] Milano, A., Storia degli ebrei in Italia, Torino 1963, p. 121; Esposito, A., Una descriptio relativa alla presenza ebraica nel Lazio meridionale nel tardo Quattrocento,in Latium, Rivista di Studi Storici2 (1985), p. 158; Cassuto, U., E.J., sotto la voce. “Genazzano, Elijahu Chajim ben Benjamin”; Pavoncello, N.,  Le comunità ebraiche laziali, p. 69; Toaff, A.,  The Jews inUmbria, doc. 1183, 1193, 1195, 1263, 1276, 1425, 1430, 1440, 1472, 1497, 1551.

[2] Simonsohn,S.,  The Apostolic See and the Jews, doc. 876.

[3]  Ivi. doc. 960. Cfr. doc. 1316, 2421, 2601.

[4]  Ivi, doc. 2144, 2392, 2676, 2836.

[5] Pavoncello, N., Il IV Centenario dell’espulsione degli Ebrei dalla Campagna Romana, in IsraelLIV, nº16 (20 Febbraio 1969), p. 3; Idem, Le comunità ebraiche laziali, p. 69; Loevinson, E., La concession de banques de prêts aux Juifs par les Papes des seizième et dix-septième siècles, in REJ  XCV (1933), pp. 57-72, p. 59.

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