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Civitavecchia (צ'וויטוקיה)
Provincia di Roma. Situata alle falde dei monti della Tolfa, C. è il maggior porto della costa tirrenica nel tratto compreso tra Livorno e Napoli.
Una lastra di marmo con un’iscrizione latina, custodita nell’Antiquarium di C. e rinvenuta presso la via Aurelia, fa supporre una presenza ebraica nella località in epoca romano-pagana. Un riferimento più certo ad essa si trova, però, nel 1451, quando il medico Dattilo e il figlio Guglielmo ottennero il permesso di esercitare la medicina qui e a Corneto Tarquinio[1].
Bibliografia
Frey, J.B., Corpus inscriptionum iudaicarum, Roma 1936
Pavoncello, N., Gli Ebrei nella provincia romana, Le Judaysme Séphardi, Nouvelle Série, Numéro 31 (Janvier 1966), pp. 26-30.
Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, 8 voll., Toronto 1988-1991.
Vogelstein, H.- Rieger, P., Geschichte der Juden in Rom, Berlin 1895, II.
[1] Frey, J.B., Corpus inscriptionum iudaicarum, p. 455, cit. in Pavoncello, N., Gli Ebrei nella provincia romana, p. 27; Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, doc. 797; Vogelstein-Rieger, Geschichte der Juden in Rom, II, p. 15. Un accenno ad un’eventuale presenza ebraica si ha nel 1692, quando Innocenzo XII invitò gli ebrei di Ancona ad inviare qualcuno a C. per incrementare il porto, aprendovi un “negozio di conto pubblico” con un capitale di diecimila scudi. Milano, A., Storia degli ebrei in Italia, Torino 1963, p. 298.