Titolo
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Provincia di Salerno. Posto alle falde meridionali del gruppo dei monti Alburni, nel 1443 era un casale di S. Angelo di Fasanello, che, con i suoi casali, era censito a questa data per 309 fuochi fiscali.
Angelo de Salerno e i suoi soci, che gestivano ad O. un banco di prestito, chiesero nel 1494 alla Camera della Sommaria di potersi trasferire, per maggiore sicurezza dei pegni e dei loro beni, nella vicina Castelluccia (dal 1863 Castelcivita). La Camera della Sommaria accolse la loro richiesta e in data 21 novembre 1494 ordinò al capitano del casale di permettere il trasferimento, assicurandosi che andassero realmente a Castelluccia e che conservassero i pegni a disposizione dei loro proprietari per il tempo stabilito e ordinato dai privilegi concessi ai giudei. Il trasferimento era di certo motivato dal timore di torbidi antigiudaici occasionati dall’approssimarsi di Carlo VIII di Francia a Napoli [1].
Bibliografia
Colafemmina, C., Documenti per la storia degli ebrei a Napoli e in Campania nei secoli XV-XVI, in Sefer Yuhasin 12 (1996), pp. 7-39.
Ferorelli, N., Gli ebrei nell’Italia meridionale dall’età romana al XVII secolo, Torino 1915.
[1] Colafemmina, C., Documenti per la storia degli ebrei a Napoli e in Campania, p. 23, doc. 22; Ferorelli, N., Gli ebrei nell’Italia meridionale, pp. 149, 197-198.