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Provincia di Reggio Calabria. Posto sul versante meridionale dell’Aspromonte, nel 1443 fu tassato per 331 fuochi.
Come altre comunità della provincia, la comunità di S. subì gravi perdite a causa delle guerre che sconvolsero l’area agli inizi del XVI secolo, al punto che il percettore non riuscì a recuperare i residui fiscali degli anni 1499-1501. Nel 1502-03 la comunità risultava registrata per otto fuochi, ma solo due soddisfecero ai propri obblighi fiscali, avendo gli altri sei lasciato la località, come annotò il percettore[1].
Nel 1511 la Camera della Sommaria ordinò al tesoriere provinciale di assicurarsi della partenza dei giudei che abitavano qui e che erano emigrati in forza della prammatica di espulsione emanata da Ferdinando il Cattolico[2].
Bibliografia
Colafemmina, C., Gli ebrei nella Calabria meridionale, in Calabria Cristiana. Società Religione Cultura nel territorio della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi. Atti del Convegno di studi (Palmi-Cittanova, 21-25 novembre 1994), a cura di Leanza, S., Soveria Mannelli 1999, I, pp. 161-190.
Colafemmina, C., Per la storia degli ebrei in Calabria. Saggi e documenti, Soveria Mannelli 1996.