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Provincia di Cosenza. Sita su di un poggio a dominio della media valle del fiume Crati, appartenne in feudo a varie famiglie, tra cui i Sanseverino[1]. Nel 1443 era tassata per 184 fuochi e nel 1494 per 266.
Su ricorso di Paris Zagada, giudeo di Cosenza, la Camera della Sommaria ordinò al capitano di R. di esaminare a norma di diritto e secondo il costume i testimoni che il ricorrente avesse voluto produrre nella causa riguardante i suoi obblighi fiscali in quanto erede del defunto Ruben Zagada. L’ordine della Sommaria fu inviato il 3 febbraio 1494[2].
È probabile che fosse originario della cittadina il neofita Thomas de le Rose, abitante a Rende nel 1517[3].
Bibliografia
Colafemmina, C., Per la storia degli ebrei in Calabria. Saggi e documenti, Soveria Mannelli 1996.
Pellicano Castagna, M., Storia dei feudi e dei titoli nobiliari della Calabria, Catanzaro Lido 2002.
Rizzo, T., Spigolature archivistiche sugli ebrei a Cosenza e nel Cosentino, in Sefer Yuhasin 18-19 (2002-2003).