Catona

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Catona

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Situata al centro dello Stretto, sulla costa calabrese, nel 1927 fu aggregata al comune di Reggio Calabria. Il suo porto era il passaggio abituale per  chi doveva traghettare dalla Penisola in Sicilia, o viceversa. Esso si trovava secondo alcuni sotto la contrada Fontanelle e secondo altri dove sfocia la fiumara di Catona, che lo avrebbe poi colmato con i detriti alluvionali. Sotto i Normanni ebbe inizio in contrada Cannameli la coltivazione della canna da zucchero ed altre colture praticate erano quelle del lino e del cotone e l’allevamento dei bachi da seta[1].

 

L’11 dicembre 1441 Alfonso I d’Aragona ordinò ai portolani e ad altri ufficiali di Calabria di permettere a Carlo Ruffo, conte di Sinopoli, di esigere la tassa della mortafa (ius morthafa Iudeorum) e le altre ragioni fiscali dei giudei di  tutte le sue terre, tra cui C.[2].

Un registro superstite della dogana locale documenta il movimento di ebrei  che si servirono di quel porto nel 1478 per attraversare nei due sensi lo Stretto ed i generi di merce che trafficavano. Esportarono lino Simento di Messina e Mosè di Terranova, velluto e cotone colorato Vita Sacerdote di Messina, cotone colorato e carta Ysac Sacerdote di Messina, somari Iosep Sacerdote di Messina e Samuele di Siracusa, zafferano Gaiuzo di Terranova, barili Gentile Musico di Messina e merci non specificate Mosè di Terranova, Abramo di Terranova e Mardoc di Messina. Importarono panni e altre merci Ysac Sacerdote di Messina, cotone colorato Vita Sacerdote di Messina, scarpe Chuchuni di Messina, merci non specificate Nisi di Messina, Abramo di Terranova, Abramo Dari di Messina e Abramo di Messina.

Un frammento di registro del 1480-81 documenta l’esportazione di un asino da parte di Muse de la Rayna (Regina) e di due asini da parte di Simento di Messina. Importarono, invece, suole Yami di Fiumara di Muro e merce non specificata  Gauyello di Terranova[3].

 

 

Bibliografia

 

AA.VV ( a cura di), Fonti Aragonesi, Napoli 1957-1990.

Pontieri, E., La Calabria a metà del secolo XV e le rivolte di Antonio Centelles, Napoli 1963.

Valente, G.,  Dizionario dei luoghi della Calabria, Chiaravalle Centrale 1973.

 


[1]Valente, G.,  Dizionario dei luoghi della Calabria,  I, pp. 251-252.

[2] Fonti aragonesi, I, a cura di J. Mazzoleni, Napoli 1957,  p. 32, doc. 61.

[3] ASNa,  Dipendenze della Sommaria I, 611/2. Si veda anche Pontieri, E., La Calabria a metà del secolo XV e le rivolte di Antonio Centelles, p. 97.

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