Belcastro

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Belcastro

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Belcastro ( בליקשטרו)  

Provincia di Catanzaro. Posto su di uno sperone alle falde sud-orientali della Sila, intorno ai secoli XIII-XIV era chiamato Genicocastro. Appartenne ai D’Aquino, ai Sanseverino, ai Ruffo-Sanseverino, a Giangiacomo Trivulzio, ai d’Avalos e ad altri. Fu sede vescovile, soppressa nel 1818. Nel 1521 era tassato per 293 fuochi[1].

 

Nel 1494 il conte di B., il milanese Giangiacomo Trivulzio, rivendicò la facoltà di dirimere le cause dei giudei, mentre questi volevano servirsi di un proprio commissario: la Camera della Sommaria accontentò il feudatario, ammonendolo però di non cercare profitti  indebiti (mangiarìe) e di non compiere  espropriazioni illecite[2].

Nel 1498 la Sommaria ordinò al tesoriere di Calabria di esigere in B., dove si era trasferito da Nicastro, i contributi fiscali di Muscia de Midichi[3].

Come altre comunità della Calabria meridionale, anche quella di Belcastro patì danni per le guerre che sconvolsero l’area a cavallo dei secoli XV-XVI, al punto che il percettore delle imposte non riuscì a recuperare i residui fiscali della III indizione (1499-1500) e fu impedito con la forza ad esigere quelli della VI indizione (1502-1503). A questa data i fuochi ebrei di B. erano quattro[4].

Nel corso del XV secolo fu copiato qui il Commento di Levi b. Gershom (maestro Leone de Bagnols, 1288-1344) al Commento medio di Averroè alla Logica di Aristotele[5].

 

Bibliografia

 

Colafemmina, C.,  Per la storia degli Ebrei in Calabria. Saggi e documenti, Soveria Mannelli 1996.

Pellicano Castagna, M., Storia dei feudi e dei titoli nobiliari della Calabria, Chiaravalle Centrale 1984.

Valente, G., Dizionario bibliografico, biografico, geografico e storico della Calabria, Chiaravalle Centrale 1991.


[1] Valente, G., Dizionario bibliografico, biografico, geografico e storico della Calabria, II, pp. 87-92: Pellicano Castagna, M., Storia dei feudi e dei titoli nobiliari della Calabria, I, pp. 173-187.

[2] Colafemmina, C., Per la storia degli Ebrei in Calabria. Saggi e documenti, p. 61, doc. 11.

[3] Ibid.,  pp.61-62, doc. 12.

[4] Ibid., pp. 89-91.

[5] Ms. Cambridge, Add. 390, 2.

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