Terranova Di Sibari

Titolo

Terranova Di Sibari

Testo

Provincia di Cosenza.  Sorge nella bassa valle del Crati, su di uno sprone alla sinistra del fiume, con vista fino alla Piana di Sibari e al mare. Appartenne nel XV secolo ai Sanseverino di Bisignano. Nel 1443 era tassata per 224 fuochi[1].

 

Nel 1488 Venceslao de Campitello, tesoriere di Calabria Citra, registrò il pagamento in T.  di 1 tarì e 13 grani a Minache de Nasi per l’aquisto dell’occorrente per confezionare un basto per cavallo, e di 1 tarì e 6 grani a Salvatore iudio per l’esecuzione del basto. Nello stesso anno il percettore annotò l’acquisto per 1 tarì di una pala per frantoio da Racco iudio in Calopezzato, una località vicina a Caccuri[2].

Nel 1491 un Chay de Terra Nova aveva lasciato la vicina Corigliano Calabro e si era trasferito a Caccuri[3].

 

Bibliografia

 

Ferorelli, N., Gli ebrei nell’Italia meridionale dall’età romana al secolo XVIII, Torino 1915.

Valente,  G., Dizionario dei luoghi della Calabria,  Chiaravalle C. 1973.


[1] Valente,  G., Dizionario dei luoghi della Calabria,  II, pp. 1089-1091. T. di Calabria Citra assunse la specificazione da Sibari nel 1864.

[2]ASNa, Sommaria, Diversi II  66.

[3]Ferorelli, N., Gli ebrei nell’Italia meridionale, p. 159.

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