Sinopoli

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Sinopoli

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Provincia di Reggio Calabria. Sita alla falde occidentali dell’Aspromonte, fu capoluogo di contea infeudata ai Pavia e quindi ai Ruffo, che la tennero dal 1270 sino al 1806. La sede medievale della cittadina era nell’attuale S. Inferiore: nel 1783, a causa del terremoto, infatti, la maggior parte della popolazione si trasferì in località Case Pinte, l’attuale S. Superiore. Nel 1443 era tassata per 268 fuochi e nel 1532 per 197[1].

 

Nel 1441 Alfonso I d’Aragona ordinò agli ufficiali di Calabria di permettere a Carlo Ruffo, conte di S.,  di percepire i diritti di fondaco, la tassa della mortafa dei Giudei  (ius morthafa Iudeorum) ed altre ragioni fiscali in  tutte le sue terre, ossia  in S., S. Cristina, Calanna, Fiumara di Muro, Catona, Bagnara, Borrello, Mottarossa e Anomeri[2].

Nel 1451 magister Monus iudeus, abitante a S., ricevette dall’abate del locale monastero di San Filareto 2 libbre d’argento per la confezione di un reliquiario in cui porre le reliquie del Santo. L’orafo si era impegnato mediante scrittura, corroborata da testimoni e dalla fideiussione di alcuni correligionari, a confezionare il reliquiario entro un certo termine, che però non rispettò, per di più utilizzando l’argento per altri scopi. Su istanza dell’abate, il viceré Francesco de Siscar ordinò al capitano di S. di obbligare magister Monus ad una cauzione di 50 once per la restituzione, entro otto giorni, dell’argento o del suo prezzo. Non versando egli la cauzione, il Capitano lo avrebbe fatto comparire sotto custodia entro due giorni, insieme ai fideiussori, davanti alla Curia vicereale, che avrebbe giudicato secondo giustizia[3].

Il 23 ottobre 1508 la comunità di S. versò per mano del nobile Ioancola Megliorino il contributo di 2 ducati, 2 tarì e 10 grani quale quota del donativo di 450 ducati imposto dal Vicerè ai giudei di Calabria[4].

 

Bibliografia

 

AA.VV ( a cura di), Fonti Aragonesi, Napoli 1957-1990.

Fimmanò, G., Dalla preistoria all’origine della contea di Sinopoli nella storia della Calabria, Taurianova 1999.

Luppino, A., Sinopoli nel tempo, Chiaravalle 1973.

 


[1]Fimmanò, G., Dalla preistoria all’origine della contea di Sinopoli nella storia della Calabria, Taurianova 1999; Luppino, A., Sinopoli nel tempo, Chiaravalle 1973.

[2] Fonti aragonesi, I, p. 32, doc. 61. La mortafa era un tributo speciale dovuto da ciascun ebreo, equivalente alla  gisia in uso in Sicilia.

[3] Fonti Aragonesi, II, pp.  70-71, n. 25.

[4] ASNa, Sommaria,  Tesorieri e Percettori 4064.

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