Caccuri

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Caccuri

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Caccuri

Provincia di Crotone. Insistendo su di un’area abitata già in epoca preistorica, C. vide sorgere intorno all’XI secolo dei monasteri rupestri basiliani e fu baronia dei De Riso, per essere poi compreso nello Stato di Cariati ed entrare a far parte dei possedimenti dei Sersale e dei Cavalcanti. Tornata ai Borbone, rimase sotto di loro sino all’avvento napoleonico.

Una presenza ebraica a C. vi era nel XIII secolo[1], come sembra confermare anche coppa in ceramica, decorata con la raffigurazione di un gallo, rinvenuta nell’area.

Altre tracce si hanno, però, soprattutto per l’età aragonese, periodo che vide una capillare diffusione degli israeliti fin nelle realtà più piccole della Calabria[2].

L’esistenza di un nucleo ebraico in questo centro è, infine, tutt’ora ricordata dal persistere del toponimo rione Judeca[3] ad indicare una parte dell’abitato in cui è ancora riconoscibile, grazie ai rilievi che lo decorano, l’antico edificio della sinagoga.

Bibliografia

Colafemmina, C., Presenza ebraica nel Marchesato di Crotone, in Per la storia degli ebrei in Calabria. Saggi e documenti, Soveria Mannelli 1996, pp. 43-68.

Vivacqua, S., Calabria, in L’ebraismo dell’Italia Meridionale, IX Congresso Internazionale dell’Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo (Potenza – Venosa, 20-24 settembre 1994),  Galatina 1996, pp. 295-310.

 

 


[1] Colafemmina, C., Presenza ebraica nel Marchesato di Crotone, p. 43.

[2] Cfr. Sonia Vivacqua, Calabria, pp. 295-296.

[3] Colafemmina, C., op. cit., p. 43.

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