Amantea

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Amantea

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Amantea

Provincia di Cosenza. Il nucleo della vecchia A. corrispondeva alla cittadella bizantina di Nepetia, che nel VII secolo fu conquistata dagli arabi, i quali ne fecero il centro di un emirato e la ribattezzarono Al-Mantiah. Riconquistata da Niceforo Foca nell’885, A. divenne in seguito sede vescovile e per tutto il Medioevo e l’Età Moderna mantenne la condizione di città demaniale.

Una presenza ebraica ad A. è testimoniata almeno dalla seconda metà del XV secolo[1] e ritorna nella documentazione del XVI. Al 1540 risale, infatti, il rifiuto del gruppo ebraico di pagare le tasse imposte dalle locali autorità, giustificato dal fatto che esso corrispondeva già, insieme agli altri correligionari del Regno, una grossa contribuzione annuale alla Corte. La questione giunse di fronte alla Sommaria, che dette ragione agli israeliti e dispose la restituzione delle somme loro estorte[2].

Bibliografia

Colafemmina, C., The Jews in Calabria, Leiden-Boston 2012.

Ferorelli, N., Gli ebrei nell’Italia Meridionale dall’età romana al secolo XVIII, riedizione a cura di Filena Patroni Griffi, Napoli 1990.


[1] Ferorelli, N., Gli ebrei nell’Italia Meridionale, p. 111 nota 158.

[2] Colafemmina, C., The Jews in Calabria, doc. 583 e 584.

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