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Rivarolo Canavese, commune in Piemonte nella provincia di Torino. R. fu città romana. Nel medievo R. fu ripartuta fra i conti di San Martino ed i conti di Valperga. I Sabaudi intervenivano nella rivalta fra le due famiglie.
Insediamento di banchieri ebrei. Nel 1580 sono concessionari del banco a R. i fittavoli dei banchieri Salvador Salamon Foa e Moyse Melli a Cirié.[1] Lo stesso Moyse fu banchiere a Pinerolo e R. nel 1584 era recipiente d'una tolleranza papale concessa ai banchieri del Piemonte dal camerlengo, cardinale Filippo Guastavillani. Nel 1596 i banchieri a R. furono i fratelli Abramo e Bellone Jona, beneficari d'una proroga ducale della loro condotta. Questi sono anche i recipienti d'una tolleranza papale nel 1598.[2]
Nel 1602 abitava a R. il banchiere Aron Sacerdoto, figlio del fu Moise. Anche i fratelli Jona sono proprietari di banchi a R e nel 1609 sciolgono una società esistente tra loro. Oltre ai Jona e Sacerdoto si trovano a R. nel 1629 Giacob Foa e Diana Bachi. I Jona sono ancora attivi a R. nel 1648.[3]
Bibl.:
Foa, S., Banchi e banchieri ebrei nel Piemonte, RMI 21 (1955), pp. 38-50, 85-97, 126-136, 190-201, 284-297, 325-336, 471-486, 520-535
Loevinson, E., La concession des banques de prêts aux juifs par les papes des seizième et dix-septième siècles, REJ 92 (1932), pp. 1-30; 93 (1932), pp. 27-52, 157-178; 94 (1933), pp. 57-72, 167-183; 95 (1934), pp. 23-43
Segre, R., The Jews in Piedmont, 3 vols., Jerusalem 1986-90