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Racconigi, comune in Piemonte nella provincia di Cuneo. Faceva parte del marchesato di Saluzzo e in seguito passò sotto casa Savoia.
Il primo ebreo a R. di cui si fa il nome nei documenti (1460) fu Emanuele Foa da Savigliano e sua moglie Bella. Commerciava, tra altro, in canapa.[1] Nel 1485 troviamo a R. Legione ed Isach ebrei, che prestavano al comune 40 fiorni ed altrettanti 10 'amicabiliter', ciò'è senza richiedere dell'interesse.[2]
Al volgere del '500 si svolgeva attività di banchieri ebrei anche a R. Tra i concessionari fu Angelo Rossi, musicista mantovano alla corte dei duchi a Torino.[3] Una volta cessato il prestito ebraico a R assieme con quello di molte altri banchi ebraici in Piemonte, incontriamo a R. dal 1691 Todros Segre ebreo, filatore di seta.[4]
Quando negli anni venti del '700 venivano introdotti i ghetti in Piemonte gli ebrei nei piccoli insediamenti furono costretti ad trasferirsi in alcuni centri grandi, il nucleo ebraico a C. ottiene una proroga di alcuni anni dell'applicazione del decreto in proposito. Ma in fin dei conti, alcuni anni più tardi, troviamo gli ebrei di R. trasferiti nei ghetti di Romagnola e Savigliano.[5]
Bibl.:
Segre, R., The Jews in Piedmont, 3 vols., Jerusalem 1986-90
Simonsohn, S., The Jews in the Duchy of Mantua, Jerusalem 1977