Titolo
Testo
Mottafollone
Provincia di Cosenza. Insistendo su di un'area abitata già in epoca antica, M. sorse nell'XI secolo per impulso del monastero basiliano posto alle pendici della Mula. Proprietà dell'omonima famiglia Normanna, nel XIV secolo M. fu poi assegnata ai Sangineto, ai Sanseverino, agli Arcella, ai Pescara, ai Firrao, ai della Cava, ai Telesio e i Van den Eynden. Verso la metà del Settecento pervenne ai Carafa di Belvedere Marittimo, sotto cui rimase fino all’abolizione del feudalesimo. Comune del cantone di Acri ai tempi della Repubblica Partenopea, all’inizio del XIX secolo fu elevata a capoluogo dapprima di un governo e poi di un circondario. I Borbone, tornati a regnare, l’aggregarono a San Sosti, da cui fu separata solo nel 1843.
Una sicura attestazione dell’esistenza di un nucleo ebraico a M. si ha nel 1511, quando la Sommaria ordinò al Tesoriere provinciale di censire tutti gli ebrei e cristiani novelli, precedentemente residenti nella località, che se ne erano allontanati in forza del decreto di espulsione[1]. Nel 1513 la Sommaria dovette tornare sull’argomento, ordinando ora al Tesoriere di cancellare dalle liste delle tasse tre famiglie di neofiti che erano partite[2].
Queste, allo stato attuale della ricerca, le notizie a nostra disposizione sulla presenza ebraica nella località.
Bibliografia
Colafemmina, C., The Jews in Calabria, Leiden-Boston 2012.