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In provincia di Napoli, situato nella pianura campana tra Nola e Acerra. Nel 1443 era tassato per 194 fuochi, nel 1532 per 551.
L’11 dicembre 1483 Moyses de Abram di Sermoneta e Sarella de David, vedova di maestro Angelo de Abram, si divisero i beni che i fratelli Moyses e mastro Angelo avevano posseduto e gestito insieme. Nella divisione, eseguita con l’arbitrato di Iacob de Elia abitante a Napoli e di Raffaele di Perugia abitante in Aversa, a Moyses furono attribuiti i banchi di prestito che gestiva a Napoli e a Capua e il banco che aveva in Marigliano[1].
Il 16 dicembre 1486 la Camera della Sommaria intimò ad Abraham de Marigliano il pagamento di 5 ducati, residuo di una somma di 15 ducati di cui era debitore nei confronti della regia Corte[2].