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Cherso (קרסו)
Provincia di Pola. Località sita nell’isola omonima, dotata di porto, sul golfo del Quarnaro, fu soggetta a Venezia dalla metà del XII secolo e rimase sotto il suo dominio sino al 1797, quando, con il trattato di Campoformio, venne ceduta all’Austria.
Attualmente i soli documenti attestanti una presenza ebraica a C. risalgono al 1577, quando, dopo il fallimento del Monte di Pietà fondato nel 1552 e rimasto in funzione sino al 1576, venne istituito un banco feneratizio[1]. Lo gestiva l’ebreo Hieremia del fu Salamon Riciardo, che, giunto per caso a C., aveva sentito che il Consiglio comunale aveva intenzione di far venire un feneratore e si era proposto per svolgere l’attività creditizia nella città e nell’isola[2]. Dai capitoli della condotta decennale, proposti da Hieremia e accettati dalle autorità locali, non risulta che egli fosse obbligato al segno distintivo, mentre doveva essere protetto dal Comune contro i ladri, fornito di una casa da prendere in affitto e di una domestica cristiana, che sarebbe stata libera di tener la fede sua et andare alli sacrificij in chiesa[3]. Il tasso di interesse da praticarsi era fissato al 20 % per i residenti e al 40% per i forestieri, mentre i libri contabili ed i bollettini dei pegni sarebbero stati redatti in italiano e in ebraico. Infine, Hieremia si impegnava a prestare al Comune 200 ducati, esenti da interesse per quattro anni[4].
Non sono rimaste ulteriori tracce a C. di Hieremia e dei suoi commessi hebrei[5]: tuttavia, dal ritrovamento nella città di una lapide ebraica e di una mezuzah e dal fatto che la calle Adrario, dove si trovavano i negozi più antichi della città, venisse designata come “Ghetto” ancora all’inizio del XIX secolo, si può ipotizzare una presenza meno sporadica a C., similmente alle altre località istriane[6].
Bibliografia
Cella. A., Il Monte di Pietà e il Banco feneratizio ebreo a Cherso, in Pagine istriane 12 (1914), pp. 82-86, 109-114.
[1] Cella, A., IL Monte di Pietà e il Banco feneratizio ebreo a Cherso, pp. 83-86.
[2] Cfr. il testo della “Proposta dei giudici e avvocati della M. a Comunità di Cherso per la condotta d’un ebreo feneratore”, datata 9 aprile 1577, e della “Istanza dell’ebreo Geremia q. Salamon Riciardo”, ivi, pp. 109- 112.
[3] Ivi, p. 112.
[4] Ivi, pp. 111-112.
[5] Ivi, p. 112.
[6] Ivi, pp. 113-114.