Titolo
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Provincia di Ascoli Piceno. Forse erede del centro romano di Beregra, M. deriva con molta probabilità il proprio nome da Mons Granarius. Tra le proprietà dell’abbazia di Farfa nel IX secolo, fu successivamente assoggettato da Fermo, per poi riacquistare l’autonomia nel XIII secolo. In seguito M. conobbe la signoria di Marco Zeno dei conti di Venezia e di Ludovico Migliorati, nonché l’invasione dello Sforza, per poi tornare sotto il diretto controllo della Santa Sede alla metà del ‘400.
M. accolse principalmente un insediamento di banchieri: nel 1531 si trovano qui Gabriel e Isacco, beneficiari di tolleranze concesse dai camerlenghi papali Raffaele Riario e Francesco Medici[1]. Tre anni più tardi fu, invece, prestatore in questa località Leone di Emanuele, in possesso, anch’egli, di una tolleranza del camerlengo, che fu rinnovata nel 1538, anno in cui furono feneratori a M. anche un Elia ed un Isacco[2].
Bibliografia
Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, 8 voll., Toronto 1988-1991.