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Sonnino (סונינו)
Provincia di Latina. Sorge sulla collina S. Angelo, a ridosso dalla catena montuosa degli Ausoni, e fu un feudo dei Caetani d’Aragona e poi dei Colonna.Negli ultimi anni del XV secolo risiedeva a S. lo scriba Benyamin b. R. Shabbetai, originario della Sicilia. Nel giugno 1496, o 1499, egli copiò in Genazzano la sezione Agiografi della Bibbia per Gershom b. Yaqob di Valmontone, lì abitante (Ms. Parma 1858).
Nel 1524 S. è nell’elenco delle comunità di Campagna e Marittima tenute al pagamento della tassa della vigesima[1] e, nel 1542, i contribuenti risultano Angelo di Sabato, per 2 scudi, e Ventura di Angelo e Lazzaro per 6 scudi, mentre, nel 1544, i tassati furono Angelo di Emanuele Sellaro e Isach di Iacob de Caivano, il quale era banchiere sia qui che a Priverno. A S. nel 1548 erano banchieri Lazzaro di Abramo di Cori e Perna, moglie di Angelo di Emanuele, la quale, oltre che in questa località, aveva facoltà di prestare in ogni luogo dei domini papali, eccetto che a Roma e a Bologna[2]. Nel 1550 la donna, diventata vedova, e suo figlio Ventura ottennero la facoltà di gestire un banco di credito a Terracina, o altrove, alle condizioni concesse agli ebrei di quel luogo[3]. In quest’anno la vigesima, ammontante a 8 ducati, fu imposta in S. al solo Ventura.
Nel 1556 quest’ultimo, insieme a Beniamino di Sabbatino anch’egli dimorante qui, fu inquisito per violazione della bolla Cum nimis absurdum emanata l’anno prima da Paolo IV. Beniamino fu assolto, mentre Ventura fu condannato ad una multa di 50 scudi d’oro (poi ridotta dietro sua istanza a 15 scudi) perché riconosciuto colpevole di avere richiesto un interesse più alto del dovuto, di avere concesso prestiti nei giorni festivi e di precetto e di avere giurato il falso in pubblico sui pegni.
Alla fine del XVII secolo risiedeva nel ghetto di Roma il facoltoso commerciante Abramo Sonnino[4]
Bibliografia
De Rossi, P.I., La comunità ebraica di Terracina (sec. XVI), Cori 2004.
Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, 8 voll., Toronto 1988-1991.
Stirpe, M., Presenza ebraica nel Lazio meridionale, in Latium, Rivista di Studi Storici, 5 (1988).
pp. 19-33.
Stirpe, M., Gli ebrei di Campagna e Marittima e l’editto di Paolo IV, in Scritti in memoria di G. Marchetti Longhi, Anagni 1990, pp. 291-329.
Vogelstein, H.- Rieger, P., Geschichte der Juden in Rom, 2 voll, Berlin 1895-96.
Zeldes, N., Diffusion of Sicilian Exiles and their Culture as Reflected in Hebrew Colophons, in Hispania Judaica Bulletin 5 (2007), pp. 321-22; 330-332.
[1] Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, doc. 1316.
[2] Ib., doc. 2191, 2383, 2409, 2431, 2778. 2907.
[3] Ib., doc. 2907. Angelo di Emanuele proveniva da Genazzano. Cfr. De Rossi, P.I., La comunità ebraica di Terracina, pp. 107, 111-112, doc. 270, 286.
[4] Vogelstein, H.-Rieger, P., op. cit., II,pp. 227-228