Titolo
Soriano nel Cimino
Testo
Provincia di Viterbo. Posto alle pendici del Monte Cimino, S. fu conquistato dai Romani al tempo della guerra contro gli Etruschi. Donata al papato da Liutprando, l’area fu tra VIII e XIII secolo di pertinenza prima del’’Abbazia di Sant’Andrea in Flumine, poi del monastero di S. Silvestro in Capite ed infine del convento di San Lorenzo fuori le mura di Roma. Dalla metà del Duecento S. appartenne ai Guastapane-Pandolfo, per divenire in seguito un feudo degli Orsini, che a loro volta lo vendettero alla Santa Sede nel 1366.
Nel 1532 esisteva un banco da prestito ebraico a S., ma non conosciamo il nome del proprietario né altri particolari[1]. Di certo sappiamo, invece, che nel 1549 il Camerlengo papale concesse una tolleranza e relativa proroga quinquennale per poter prestare qui ai soci Giacobbe di Lazzaro da Viterbo ed Amedeo e Abramo da Thophia (Toffia). Tale licenza fu ulteriormente prorogata nel 1552[2].
Bibliografia
Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, 8 voll., Toronto 1988-1991.