San Salvatore

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San Salvatore

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San Salvatore (Monferrato)

Provincia di Alessandria. Distante 12 chilometri dal capoluogo e di origini probabilmente romane, fu data a Guglielmo V del Monferrato dall'imperatore Federico Barbarossa nel 1164. Dal XIV secolo al 1708 (quando passò sotto i Savoia), fece parte a fasi alterne dei domini di Alessandria (che era a sua volta parte del Ducato di Milano) e del Marchesato del Monferrato (con Paleologi ed i Gonzaga).

Banchi ebraici a S. sono documentati  tra la seconda metà del '500 ed il principio del '600. Nel 1570 i banchieri furono Theodoro de Theodoro e Abramo de Bolognini, nel 1572 furono titolari Abramo di Simone Sacerdoti, abitante ad Alessandria, che affidò la gestione a Vita Levi, ed il figlio Simone, nel 1576 toccò gli eredi di Theodoro e Marco Satan e Salomone Pontremolo, mentre nel 1585 prestatori furono Salomone Pontremolo e Benedetto Lodi[1].

Nel '600, invece, troviamo a S. i banchieri Vita Puggieto (1603) e Benedetto e Jacob de Puggietto (1611 e 1614). In quell'epoca abitavano a S. anche i fratelli Finzi, negozianti[2].

Fino al 1597, intanto, avevano risieduto a S. Abram Concio ed il nipote Graziano, che in quell'anno ottennero il permesso di trasferirsi ad Asti per dirigervi il banco di Vita Puggieto. L'anno seguente il Duca Filippo Emanuele concesse licenza a Marco Brixis, figlio di Volpino, abitante a S., di venire nel Ducato sabaudo e negoziare[3].

Durante la guerra del 1629-1630 gli ebrei di S. soffrirono ed le loro case subirono un saccheggio[4].

Nel 1631 Belhuomo de Angelis da S. fu condannato a morte perché colpevole d'aver rubato, assieme ad altri, 36 sacchi di grano a Cassina del Boschetto (Alessandtia). Nel 1638 egli fu perdonato dietro pagamento di una multa di 20 ducatoni[5].

Quando la comunità ebraica monferrina fu aggregata a quella sabauda, anche gli ebrei di S. furono inseriti nel sistema della tassazione della cassella (1710)[6].

Il nucleo ebraico di S. fu assai piccolo e quando furono creati i ghetti in Piemonte, esso fu costretto a trasferirsi a Casale[7].   

Bibliografia

Foa, S., Gli ebrei nel Monferrato nei secoli XVI e XVII, Casale 1914.

Segre, R., The Jews in Piedmont, 3 voll., Jerusalem 1986-1990.

Simonsohn, S., The Jews in the Duchy of Milan, 4 voll., Jerusalem 1982-1986.


[1] Foa, S., Monferrato, p. 73 e segg.; Simonsohn, S., Milan, doc. 3587, p. 2207. Su Marco si veda anche doc. 1665 e Indice, alla relativa voce. Era di origine mantovana e abitò anche a Lodi. Su Salomone si veda anche doc. 3889, p. 2213.

[2] Foa, S., op. cit., p. 83 e segg.

[3] Segre, R., Piedmont, doc. 1670, 1677.

[4] Foa, S., op. cit.,p. 17.

[5] Simonsohnm, S., op. cit., doc. 4532.

[6] Segre, R., op. cit., doc. 2561.

[7] Ivi, doc. 2803, 2810.

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