Titolo
Testo
Giuliana, sita in Val di Mazara, nella zona ovest dell’isola a metà strada fra Sciacca e Corleone, fu un feudo prima dei Peralta ed in seguito dei de Luna.
La prima testimonianza di una presenza ebraica a G. risale al XV secolo, quando vi troviamo attestato tale Siminto di Augusta. Probabilmente alla famiglia di quest’ultimo apparteneva Channa di Augusta, che, negli anni ottanta del '400, fu qui un’allevatrice di bestiame impegnata nel settore caseario ed in altre produzioni legate alle proprie mandrie.
Come le altre comunità ebraiche dell’entroterra siciliano, anche quella di G. si occupò delle attività agricole e del commercio dei prodotti della terra, ma non mancarono qui anche commercianti di stoffe ed altri beni. Essa viene menzionata nelle liste tributarie per la prima volta nel 1454 e da allora vi compare regolarmente fino all'espulsione (1492).
Del gruppo ebraico di G., che fu di medie dimensioni, non sono oggi rimaste tracce materiali, dal momento che non sono più individuabili nella cittadina la sinagoga o il quartiere da esso occupato[1].
[1] Simonsohn, Jews in Sicily, p. 5776 (Siminto), Doc. 3071, 4064, 5239, 5468, 5520, 5530 (tasse), 4510, 4919, 5062, 5181, 5204 (bestiame). Sui rapporti degli ebrei con l'autorità, con le istituzioni comunitarie ed altri aspetti si veda la voce relativa alla città di Palermo.