Alba

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Alba

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Provincia di Cuneo. Posta presso la confluenza del Cherasco con il Tanaro, nell'età romana il suo nome era Alba Pompeia. Durante la lotta del Barbarossa contro i comuni, A. aderì  alla Lega Lombarda e nel 1358 si diede ai marchesi del Monferrato, per passare poi dai Paleologi ai Gonzaga e, in base al trattato di Cherasco, entrare nello stato sabaudo (1631).   

Il primo riferimento ad ebrei in questa località risale al 1374 ed è contenuto nel privilegio concesso dall'imperatore Carlo IV al marchese Secondo Ottone (Secondotto) del Monferrato[1].

Il numero degli ebrei ad A. fu esiguo: ancora nel 1715, in occasione di Purim, essi celebrarono la festa con il concorso di ebrei da fuori per completare il minyan in una sinagoga privata. Da ciò si desume che, in quell’epoca, c’erano meno di dieci uomini adulti ad A. In seguito, poi, le autorità ecclesiastiche chiusero l'oratorio perché sprovvisto di licenza[2].

L'elemento principale della presenza ebraica ad A. furono i banchieri.  Nel 1570 vi furono  Leon Segre, Natan de Ulmo e Grassino de Ulmo, nel 1576 Leone e fratelli Segre, Elia da Nizza e Natan Ulmo, nel 1585 Benedetto Puggietto e Leone Nizza, nel 1595 Benedetto Puggietto (che venne a morte in quell’anno) e gli eredi (Salamone, il figlio, e le sorelle Diana e Bonina, con agente Graziadio Treves), nel 1603 Salamone Puggietto e sorelle e nel 1611 e 1614 Simon Jaffè. Lo stesso Salamone fu processato dalle autorità monferrine e accusato di crimini gravi. Egli era proprietario anche d'un banco a Livorno Ferraris e, nel 1606, vendette quello di A. a Simone Jaffet, figlio del fu Moise di Asti.

Il banco di prestito di A. fu abbandonato nel 1630[3], e, nella prima metà del '600, furono negozianti in questa località Emanuel (1629) e Giuseppe (1640) Ghiron. Mentre negli anni trenta del '700 i Praga, Donato ed il figlio Israel, ebbero una filatura di seta ad A. e ne vendettero i prodotti.

Riguardo alla vita comunitaria degli ebrei a A., sappiamo solo che nel 1730 fu in vigore anche lì il sistema della cassella (basata sulla stima dei beni affidata ai singoli)[4].

Bibliografia

Colorni, V., Gli ebrei nel sistema del diritto comune, Milano 1956.

Foa, S., Gli ebrei nel Monferrato nei secoli XVI e XVII, Casale 1914.

Segre, R., The Jews in Piedmont, 3 vols., Jerusalem 1986-1990.

Sessa, G., Tractatus de Judeis, Torino 1717.

Simonsohn, S., The Jews in the Duchy of Milan, 4 voll., Jerusalem 1982–1986.


[1] Segre, R., Piedmont, doc. 3.

[2] Colorni, V., Gli ebrei nel sistema del diritto comune, p. 47; Segre, R., Piedmont, doc. 2589; Sessa, G., Tractatus de Judeis, Torino 1717, p. 131.

[3] Foa, S., Monferrato, p. 73 e segg, p. 99;  Segre, R., Piedmont, doc. 1609, 1780; Simonsohn, S., Duchy of Milan, doc. 2553, 2873.

[4] Segre, R., op. cit., doc. 1787, 2109, 2176,  2834, 2855, 2866 e passim.

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