Arborio

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Arborio

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Provincia di Vercelli. Menzionato in un documento del 999, in seguito passò alla casa di Savoia.

Pochi ebrei risiedevano ad A. nel '500 ed erano per lo più prestatori. Nel 1580 e 1584 vi abitava Cressino Tosaio, banchiere, e nel 1596 Donato Igreo. In seguito vi furono i fratelli Giacobbe e Consiglio Levi, dal 1597, destinatari di una tolleranza emanata a loro favore dal cardinale Enrico Caetani, Camerlengo papale, nel 1598[1].

Bibliografia

Loevinson, E., La concession des banques de prêts aux juifs par les papes des seizième et dix-septième siècles, in REJ 92 (1932), pp. 1-30; 93 (1932), pp. 27-52, 157-178; 94 (1933), pp. 57-72, 167-183; 95 (1934), pp. 23-43.

Segre, R., The Jews in Piedmont, 3 voll., Jerusalem 1986-90.


[1] Loevinson, E., Banques de prêts, p. 47; Segre, R., Piedmont, pp. LXIV, doc. 1294, 1361, 1645.

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