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Provincia di Pavia. In epoca romana il centro si chiamava Clastidium, ed è situato nell’area denominata Oltrepò Pavese. Assoggettato a Pavia dal Barbarossa, nel 1360 vide l’inizio del dominio dei Visconti e si inserì nel Ducato di Milano, di cui seguì le sorti fino alla metà del Settecento, quando passò al Piemonte.
La prima notizia documentaria sugli ebrei di C. risale al 1471, quando Galeazzo Maria Sforza ordinò agli israeliti del Ducato di pagare la tassa recentemente loro imposta: tra i tassati figura l'"ebreo" di C.[1], da identificare con Lazzaro, banchiere che nel 1472 si lamentava con il Duca per un cliente che rifiutava di ripagare il prestito avuto da lui, dopo aver impegnato un diamante falso. Il Duca ordinò al podestà del luogo di costringere il debitore di pagare[2].
Nel 1479 abitava a C. un Grassino ebreo, al quale fu allora comandato dal Duca e dalla Duchessa di comparire davanti a loro entro due giorni[3].
Bibliografia
Simonsohn, S., The Jews in the Duchy of Milan, 4 voll., Jerusalem 1982–1986.