Caltavuturo

Titolo

Caltavuturo

Testo

Caltavuturo, 25 chilometri a sud di Cefalù, in val Demone, era una terra baronale. Il suo nome deriva in parte dall’arabo (Qal’at, fortezza) e in parte dal siciliano/latino (vuturu, avvoltoio), ed è probabilmente stato suggerito dalla sua posizione geografica elevata. C. fu acquistata nel 1405 da Enrico Rosso, per passare in seguito sotto il dominio dei de Luna di Caltabellotta.

La presenza ebraica a C. è attestata dal 1417, quando troviamo un Iosep Aurifex intento a concludere l’acquisto di una certa quantità di formaggio. Fino al 1485, però, non si hanno ulteriori testimonianze e non è dato sapere se in questo lasso di tempo vi sia stata una continuità di tale presenza, anche perché C. non figura in nessuna lista relativa alle tasse dovute dalle comunità ebraiche della Sicilia[1].


[1] Simonsohn, Jews in Sicily, pp. 10592, 10881. Sui rapporti degli ebrei con l'autorità, con le istituzioni comunitarie ed altri aspetti si veda la voce relativa alla città di Palermo.

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