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San Benedetto Po (סן בינידיטו)
Provincia di Mantova. Strettamente legato sin dall’e origini all’abbazia cluniacense del Polirone (fondata nel 1007 e vicina ai Canossa), S. fece poi parte del ducato di Mantova.
Il primo accenno alla presenza ebraica nella località risale al 1530, quando Mosè, Giacobbe e Salomone di Isacco Norsa ricevettero l’autorizzazione a fenerare e ad affittare la filiale del banco a Bonaventura (Meshullam) di Graziadio (Hananiel) Galli da Badia, vendendoglielo quattro anni più tardi[1].
Il banco di S. continuò ad essere in funzione sino agli ultimi anni del XVI secolo[2] e durante il primo trentennio del successivo[3].
Ulteriori documenti sulla presenza ebraica nella località non sono stati reperiti.
Bibliografia
Simonsohn, S., The History of the Jews in the Duchy of Mantua, Jerusalem 1977.
[1] Archivio Gonzaga di Mantova, Libro dei decreti, 20 dicembre 1530; 1 dicembre1534, citato in Simonsohn, S., History of the Jews in the Duchy of Mantua, p. 227 (nota).
[2] Nel 1542 fu confermata l’autorizzazione a fenerare di Bonaventura Galli, nel 1557 vennero autorizzati a gestire il banco Davide e Graziadio (Hananiel) Galli, mentre nel 1561 lo fu Lazzaro (Eleazar) Montalbotti e, undici anni dopo, i suoi figli. Nel 1577 e nel 1587 venivano menzionati come gestori del banco Ventura, Giacobbe, Isacco e Sforza Montalbotti. Ivi, p. 227 (nota).
[3] Nel 1605 venne autorizzato a condurre il banco Giacobbe di Leone (Yehudah) Montalbotto e, in seguito, i suoi eredi, Emanuele (Menahem) e Lazzaro (Eleazar) Montalbotto: questi ultimi furono autorizzati a gestire il banco anche nel 1626.