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Provincia di Pescara. Sito sul contrafforte tra le valli del fiume Pescara e dell’Arollo, l’insediamento è ricordato già nel IX secolo, ma il suo sviluppo prese avvio nel XIII. Denominato solamente “Tocco” fino al 1863, nel 1532 era tassato per 56 fuochi.
Il 23 aprile 1535 Leuzio di Sabato, abitante a T., e gli altri rappresentanti delle comunità ebraiche d’Abruzzo, nominarono a L’ Aquila Leuzio di Dattilo di Sulmona loro procuratore per negoziare presso banche o mercanti a Napoli o altrove un prestito di 5.000 ducati per pagare il contributo chiesto dalla Regia Curia per la conferma dei loro privilegi[1]. Il contributo, che assommava complessivamente a 10.000 ducati, era una delle condizioni poste dalla Corte per la permanenza degli ebrei nel Viceregno[2].
Bibliografia
Berardi, M. R., Per la storia della presenza ebraica in Abruzzo e nel Molise tra Medioevo e prima età moderna, in L’Ebraismo dell’Italia Meridionale Peninsulare dalle origini al 1541. Società, Economia, Cultura. IX Congresso internazionale dell’Associazione Italiana per lo studio del Giudaismo (Potenza-Venosa, 20-24 settembre 1992), di Fonseca, C.D. et alii, Galatina 1996, p. 293.
Ferorelli, N., Gli ebrei nell’Italia meridionale dall’età romana al secolo XVIII, Torino 1915.