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Provincia di Pescara: Posto su di un colle lungo la valle del fiume Tavo, è l’erede della romana Lauretum e l’odierno insediamento prese a svilupparsi nell’XI secolo intorno al castello e all’abbazia benedettina.
Il 7 ottobre 1470 la Camera della Sommaria ordinò l’esecuzione di una sentenza emanata contro l’ebreo Manuele di L. a favore di Bartolomeo di Vitello di Verona[1].
Il 20 luglio 1533 Sabatuccio di Daniele di L., abitante a Chieti, e Ventura, residente a Vasto, consegnarono a Lanciano a Tiberio di Recupito di San Severino la somma di 62 ducati per il riscatto di Rachele e Lucia loro mogli e del fanciullo Mosè catturati a Patrasso e tenuti in schiavitù dallo stesso Tiberio. Questi promise, con la fideiussione di Vincenzo del Tinto di Sulmona e di altri, di consegnare i prigionieri dopo otto giorni a Calvanico, un casale di San Severino (Salerno)[2].
Lo stesso Sabatuccio di Daniele e gli altri rappresentanti delle comunità ebraiche d’Abruzzo, nominarono a L’Aquila Leuzio di Dattilo di Sulmona loro procuratore per negoziare presso banche o mercanti in Napoli o altrove un prestito di 5.000 ducati per pagare il contributo chiesto dalla Regia Curia per la conferma dei loro privilegi[3]. Il contributo, che assommava complessivamente a 10.000 ducati, era una delle condizioni poste dalla Corte per la permanenza degli ebrei nel Viceregno[4].
Il 16 dicembre 1546 fu concessa ad Abram di Maestro Angelo, Moyse de Bucchianico e Lazzaro da L. la facoltà di gestire un banco di prestito a Fermo, nei termini stabiliti per i giudei della Marca di Ancona[5].
Bibliografia
AA.VV ( a cura di), Fonti Aragonesi, Napoli 1957-1990.
Berardi, M. R., Per la storia della presenza ebraica in Abruzzo e nel Molise tra Medioevo e prima età moderna, in L’Ebraismo dell’Italia Meridionale Peninsulare dalle origini al 1541. Società, Economia, Cultura. IX Congresso internazionale dell’Associazione Italiana per lo studio del Giudaismo (Potenza-Venosa, 20-24 settembre 1992), Fonseca, C.D. et alii (a cura di), Galatina 1996.
Ferorelli, N., Gli ebrei nell’Italia meridionale dall’età romana al secolo XVIII, Torino 1915.
Marciani C., Ebrei a Lanciano dal XII al XVIII secolo, in Archivio Storico per le Province Napoletane, s. III, 2 (1962), pp. 167-196.
Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, 8 voll., Toronto 1988-1991.
[1] Fonti aragonesi, III, a cura di B. Mazzoleni, Napoli 1963, p. 141, n. 1000.
[2] Marciani C., Ebrei a Lanciano dal XII al XVIII secolo, p. 185, n. 5.
[3] ASAq, Not. Valerius Dominici de Pizulo, busta 68, vol. XXXVI, c. 95b; Berardi, M. R., Per la storia della presenza ebraica in Abruzzo e nel Molise tra Medioevo e prima età moderna, p. 293.
[4] Ferorelli, N., Gli ebrei nell’Italia meridionale, pp. 228-230.
[5] Simonsohn, S., The Apostolic See and the Jews, V, p. 2561, doc. 2657*.